Ho sempre creduto che ogni tanto i nostri politici dessero i numeri, mai avrei pensato che un giorno avrebbero dato…i colori. Oggi sembra che vogliano dare “più soldi e più in fretta”. Questo vuol dire che sono passati alla terza fase: l’illusionismo.
Il virus ha impoverito tanti di noi. Il tutto mentre i politici hanno continuato a percepire il solito, a mio avviso elevato, stipendio. Ma mai come in questo periodo erano soldi meritati. E’ ormai un anno che sono in guerra contro il nemico invisibile. Per questo, non me la sento di criticare il loro operato, anche se una parte di me avrebbe una voglia irrefrenabile di farlo.
Adesso sembra si siano resi tutti conto, o quasi, che non sono in grado di salvare l’Italia da una morte annunciata. Meglio lasciare questa patata bollente a qualcuno che venga…da fuori.
Difficile non stimare Draghi, uomo in grado di far quadrare i conti, senza calcolatrice. E qui non stiamo parlando di fare 2+2. Ma la nostra politica porta a casa comunque una brutta sconfitta e questo, in parte, mi addolora.
La politica è lo specchio della società? Per quanto mi riguarda, purtroppo, quello specchio si è rotto da tempo.
Qualcuno difende Silvia Romano e qualcun altro la offende. Sindrome di Stoccolma o meno, sono felice che ci siano persone pronte a rischiare la vita, pur di prender parte a missioni umanitarie. Ma quando prendono questa decisione e vanno in territori non proprio amichevoli, rischiano tanto e lo sanno. Rischiano di essere rapite, violentate, torturate, uccise. Continua a leggere “Silvia Romano, difesa e offesa.”→
Spero che questa foto che ho fatto oggi, pensando alla situazione italiana, trasmetta a tutti voi un po’ di serenità. Spero che tutto torni alla normalità, nel minor tempo possibile.
Non credo di essere l’unica italiana all’estero che si domanda se si tratti di allarme o allarmismo. Ma la risposta a questo quesito, per ora, non c’è.
Insciallah di Oriana Fallaci – Prefazione di Gianni Riotta.
Nel 1990 Oriana Fallaci torna al grande romanzo con Insciallah, un’opera corale che prende spunto dalla missione occidentale di pace a Beirut dopo i sanguinosi eventi del 1982. Una “piccola Iliade” che la stessa Fallaci racconta dando voce a uno dei protagonisti, il Professore, un militare appassionato di letteratura: “Posso anticiparti che la storia si svolge nell’arco di tre mesi, novanta giorni che vanno da una domenica di fine ottobre a una domenica di fine gennaio, che s’apre coi cani di Beirut, allegoria ai bordi della cronaca, che prende l’avvio dalla duplice strage, che segue il filo conduttore d’una equazione matematica, cioè dell’S=K ln W di Boltzmann, e che per svilupparne la trama mi servo dell’amletico scudiero di Ulisse. Quello che cerca la formula della Vita.”
Ho conosciuto Pietro Pignatelli in terra capoverdiana, nell’estate del 2010. Una vacanza particolare per me, quella che mi ha cambiato la vita, e nello stesso tempo speciale perché mi ha dato modo di conoscere persone straordinarie, che mi sono rimaste nel cuore. Tra queste c’è lui: Pietro Pignatelli. Continua a leggere “Il teatro è amore. L’amore? Pura poesia.”→
Salvini è sempre più sorridente, la Meloni sempre più motivata. Forza Italia, di “forza”, ormai da anni, ne ha ben poca. Al M5S, le stelle sembra non brillino più. E il Partito Democratico, anche se perde consensi, può sempre consolarsi pensando che c’è chi sta peggio di lui.