Pubblicato in: Le vostre domande, le mie risposte

In mente? Mille domande.

Ciao Carmen, ti scrivo perché io e mia moglie (Anita) vorremmo capire le possibilità che Capo Verde offre agli italiani che vorrebbero trasferirsi come hai fatto tu.

Ammetto che mentre ti scrivo mi vengono in mente 1000 domande, ma non voglio risultare pesante, quindi mi limito a chiederti le seguenti cose:

– le varie isole si differenziano tra loro per quanto riguarda offerte di lavoro, lingue parlate, tasse e costi immobiliari (affitti/acquisti)?

– qual è l’isola che + delle altre, secondo te, vedrà crescere il settore turistico?

– che tu sappia esiste già un’isola che ha un aeroporto con voli diretti dall’Italia?

– l’isola che fa da culla alla cultura e alla civiltà capoverdiana è Sao Vicente?

– noto che sul tuo blog parli spesso dello stile di vita “no stress” capoverdiano, ma mi domando da dove derivi tutta questa serenità…in fondo bisogna cmq mantenersi in qualche modo e mi pare di capire che non ci siano chissà quante possibilità di lavoro…

Spero di ricevere una tua risposta, anzi in realtà mi piacerebbe poterti parlare in modo da velocizzare la discussione, ma non vorrei sembrare invadente; ti lascio cmq il mio Skype.

Grazie mille
Ciao!

A&A

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Carmen Vurchio

Ciao A&A,

grazie di avermi scritto. Spero di potervi essere utile.

A Capo Verde ci sono molti italiani. Sicuramente a Sal, dove vivo, c’è una bella comunità di persone che, come me, ha lasciato il nostro Bel Paese, ognuno ovviamente per motivi differenti.

Tengo a precisare che ogni volta che rispondo alle vostre domande, lo faccio scrivendo ciò che penso io. E’ un giudizio soggettivo e, in quanto tale, può non coincidere con quello altrui.

Capisco che abbiate mille domande e forse, di conseguenza, mille dubbi. Capisco anche, ma forse mi sbaglio, che voi non siate mai stati a Cabo Verde. Quindi, mi chiedo, perché vi interessa proprio questo posto, che non è per tutti?

E’ vero anche che non sono io quella che deve porre quesiti in questa circostanza ma dovrei essere semplicemente colei che tenta di dare risposte. Quindi non mi resta che provarci.

Le dieci isole dell’arcipelago di Cabo Verde sono, a detta di molti, stupende (tra queste c’è un’isola disabitata, Santa Lucia). Io posso parlare e scrivere di quelle che ho visitato: adoro Sao Vicente, Fogo, Sant’Antao. Sono stata poco a Santiago, di Boa Vista conosco solo l’aeroporto (dove tra l’altro c’è un italiano che ha una pizzeria da urlo, con pizza al taglio a tutte le ore), e non conosco Sao Nicolao, Brava e Maio. Vivo a Sal ed è l’isola che consiglio, in quanto turistica, insieme a Boa Vista. Su entrambe le isole il settore del turismo è da anni in continua crescita. C’è lavoro, ci sono appartamenti in vendita e in affitto (con prezzi che variano a seconda della zona e della grandezza), si parla portoghese (ma sono tanti i capoverdiani che sanno l’italiano) e si pagano tasse eque.

A Sal e a Boa Vista si arriva con voli diretti dall’Italia. Le possibilità sono diverse, basta cercare su internet o recarsi in un’agenzia di fiducia.

Sao Vicente è un’isola, a mio avviso, magica. Si respira aria di musica. E’ sicuramente da visitare. Viverci…non saprei. Bisognerebbe provare.

Per quanto riguarda il No Stress, è uno stile di vita ed è indipendente dal tipo di lavoro che si svolge, da quanto si guadagna, da ciò che offre o non offre il paese. E comunque qui le possibilità di lavoro non mancano, come ho scritto prima, anche se gli stipendi non sono quelli europei. Si lavora tanto con il turismo, appunto. Chi ha voglia, il lavoro lo trova e nessuno, grazie a Dio, muore di fame. A Cabo Verde la miseria non esiste. Non c’è neanche la ricchezza, ovvio. Ma quasi tutti fanno una vita dignitosa. E questo è ciò che conta.

Alla fine il no stress credo sia legato al fatto che meno hai, meno ti stressi. E qui non si ha molto. Quindi si vive sereni. Certo non è un posto per tutti. Se non si riesce a rinunciare a comodità, negozi griffati, cinema, teatro, ipermercati, se non si riesce a vivere senza avere a disposizione quotidianamente frutta e verdura a volontà, se ci si vuole arricchire, se si è schiavi di internet, se si preferisce la carne al pesce, se non si ama il vento, presente ma mai fastidioso, allora il mio consiglio è quello di cambiare destinazione. Prima di farlo, però, è sempre meglio provare. Visitare il luogo, restarci per un po’, il tempo necessario a capirne pregi e difetti, e poi, eventualmente, decidere il da farsi.

Spero di esservi stata utile,

a presto.

Carmen Vurchio, Cabo Verde

Autore:

Vivo e scrivo senza stress.

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