
Attaccano Matteo Salvini perché ha pubblicato una foto mentre mangia pane e nutella. Sembra se ne freghi del terremoto di Catania e dell’omicidio del fratello di un pentito, avvenuto a Pesaro.
Il problema è che purtroppo da tempo le notizie brutte superano di gran lunga quelle belle e nell’era dei social non vanno molto di moda le facce da funerale. Quindi o non si pubblica nulla, o si rischia di scatenare polemiche. E’ vero, lui è un ministro, quindi deve sbagliare meno degli altri ma è prima di tutto un essere umano e gli esseri umani commettono errori, sempre che di errore si tratti.
Sappiamo tutti però che la vita va avanti, così come sappiamo che simili tragici fatti devono farci capire quanto ogni giornata vada assaporata lentamente, come si fa con una gustosa caramella, con la torta della nonna o con un bel pezzo di pane e nutella. E’ vero anche che, nel rispetto di chi oggi ha sofferto o sta soffrendo, sarebbe il caso di mangiare il nostro dolce preferito nella privacy più totale, altrimenti il rischio è che qualcuno, giustamente, ce lo tiri in faccia. Solidarietà ai terremotati e alla famiglia del fratello del pentito, ucciso con 30 colpi di pistola. Solidarietà anche ai lavoratori di un’azienda del varesotto che si sono visti prima consegnare il cesto di Natale e poi la lettera di licenziamento. Solidarietà a tutti coloro che durante queste feste vorrebbero tanto un po’ di pane e nutella ma che sono costretti a ingoiare solo pane e veleno. Solidarietà a Salvini perché, secondo me, quel pane e nutella, potrebbe essergli andato di traverso. Speriamo di no.
C.V.