
Il video che documenta ciò che è accaduto nella mia bella Torino, mi fa vomitare. Poliziotti che stavano semplicemente eseguendo gli ordini, sono stati colpiti dalla rabbia di trecento persone.
Eppure gli agenti stavano solo controllando che fosse rispettata l’ordinanza del sindaco Appendino di non distribuire bevande in vetro, dopo le 20. Ordinanza che ha fatto seguito alla tragedia di piazza San Carlo.
Non importa se i giovani che hanno preso a pugni in faccia una poliziotta, che hanno lanciato una bottiglia in faccia a un altro agente, e che si sono accaniti contro un altro poliziotto, rimasto ferito a terra, fossero dei centri sociali o meno. Per me sono tutti teppisti. Coloro che hanno colpito gli agenti con vetri, bottiglie, bicchieri e sedie, sono delinquenti.
Conosco tanti poliziotti che lavorano a Torino, ci ho collaborato per anni, e non so proprio dove trovino il coraggio, la voglia e la pazienza di rischiare la propria vita per la sicurezza altrui. Se a me fosse accaduto ciò che è accaduto a loro nel centro della movida torinese, saluterei tutti e li manderei a stendere, prima che loro stendano me, a forza di calci e pugni. Ma per fortuna i poliziotti hanno più senso del dovere della sottoscritta.
Cosa farei a questi stupidi teppisti? Non posso dirlo e non posso neanche farlo, purtroppo.
L’ordinanza del sindaco non piace? Si può manifestare sotto al Comune, si possono mettere i cartelli ai balconi, si può dissentire in modo democratico. La reazione invece è stata all’insegna della violenza e la violenza è sempre e comunque da condannare. Io, almeno, la condanno con tutta me stessa.
Cari poliziotti che siete stati feriti mentre svolgevate il vostro difficile lavoro, avete la mia solidarietà. E’ poco, forse è niente. Sicuramente non vi farà guarire prima. Ma, almeno spero, non vi farà sentire soli.