DI CARMEN VURCHIO
Michele Emiliano prima ha minacciato di lasciare il Pd, poi ha stretto la mano a Renzi, perché pronto a restare, poi ha scritto che se ne doveva per forza andare. Infine, sempre che di fine si tratti, ha deciso di rimanere, perché “nessuno lo può cacciare”. E per dimostrare che il suo è un addio agli addii, si candida alla segreteria del partito, che tanto voleva abbandonare.
Ora, lui dice che “pensare prima di decidere” è da sempre la sua regola di vita. Io, senza offesa, fossi in lui, partirei col: “Pensare, prima di parlare”. Emiliano invece è convinto di pensare eccome: pensa a come rubare il pallone a Matteo, che a suo dire, “lo ha sequestrato alla squadra del Pd, per impedirgli di giocare”. E lui in panchina non ci vuole stare. Lo ha pensato, lo ha deciso. Lo farà? Oggi sì, domani…chissà 🙂