di CARMEN VURCHIO
Esprimo solidarietà a Giorgia Meloni, insultata da Asia Argento, che l’ha fotografata di profilo, in un ristorante, per poi scrivere un tweet, a mio avviso, vergognoso: “La schiena lardosa della ricca e svergognata – Facciamo l’Italia grande di nuovo – #fascista ritratta al pascolo”. Non difendo la Meloni perché ha appena partorito. La difendo, anche se si è difesa benissimo da sola, perché non sopporto chi insulta gratuitamente il prossimo, e in modo così volgare e cattivo. Le sue sono state parole violente, scritte tra l’altro, dalla conduttrice di Amore Criminale, trasmissione Rai contro la violenza sulle donne. Le parole non sono un’arma? Le parole possono essere proiettili: non tutti sono in grado di schivarli. Diamogli il giusto peso.
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